Outokumpu e Tubinoxia, una società italiana controllata da Andrea Gatti, hanno firmato a Helsinki l’accordo per la joint venture con OSTP, la divisione tubi speciali del Gruppo Outokumpu. Tubinoxia diventerà azionista di minoranza di OSTP con un’opzione per acquisire il controllo tra tre anni. La joint venture avrà efficacia dall’inizio di ottobre e si propone di riportare OSTP a livelli profittevoli. OSTP non ha unità produttive in Italia e produce tubi speciali di processo in acciaio inossidabile. Ha una capacità produttiva totale di circa 100.000 tonnellate con 11 siti produttivi in Svezia, Finlandia, USA, Arabia Saudita, Estonia e Canada. Ha 970 dipendenti e un fatturato di circa Euro 200 milioni Il sito in Florida non farà parte dell’accordo e rimarrà di proprietà di Outokumpu. Andrea Gatti è stato assistito da Giuseppe Renato Grasso e Massimo Banfi di K Finance per la parte finanziaria dell’accordo e dagli avvocati Francesco Munari e Andrea Blasi dello Studio Munari Maniglio Panfili di Genova per la parte legale. Outokumpu è stata assistita da Summa Corporate Finance (Helsinki) per la parte finanziaria e dallo studio Vinge (Stoccolma) per la parte legale. I principali termini dell’accordo sono quelli stabiliti dalla lettera d’intenti firmata a luglio 2011. Tubinoxia sarà proprietaria del 36% delle azioni di OSTP con un’opzione di salire al 51% entro tre anni. Outokumpu ha un’opzione per ricomprare le azioni al prezzo originario qualora Tubinoxia non acquisti la maggioranza. Outokumpu rimarrà comunque il principale fornitore di materie prime di Tubinoxia. Andrea Gatti, genovese, ha più di 25 anni di esperienza nel settore dell’acciaio come imprenditore. È inoltre stato un dirigente Outokumpu dal 2005 al 2009 (Corporate Vice President and head of Group Sales and Marketing) e l’unico membro del CdA non scandinavo nella storia della multinazionale. Diventerà CEO di OSTP. Il progetto di turnaround sarà finalizzato nelle prossime settimane e include una significativa riorganizzazione della struttura produttiva, un’ottimizzazione della gamma di prodotti e una riduzione dei costi generali.